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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Una salita molto ripida

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C'era una volta una salita molto ripida... @Virgola Alle volte una pensilina, sulla via del ritorno, diventa rifugio dalla pioggia o dal sole forte, sosta per le gambe, ed è lì che una signora dai capelli argento: Giselle,  chiese permesso di sedere al signor Antonio.  Un uomo dai capelli silver, in compagnia di un barboncino bianco sedutogli di fianco, con il muso appoggiato alla panca e le zampe distese.  Giselle portava una busta della spesa e un bastone, Antonio un guinzaglio e un giornale che piegò in quattro parti e ripose tra se e il cane. Un "Buongiorno" ricambiato accompagnò lo scambio di sguardi tra i due e immediatamente si distinsero due accenti:  la voce femminile aveva un inclinazione che ricordava la Francia, quella maschile una dominazione francese,insomma era Napoletano. L'attesa alle volte si rivela un occasione di chiacchiera, buona medicina per una vita che centellina ormai piacevoli imprevisti .  Il peloso faceva da spar

Una Ninna Nanna In Balia Delle Onde.

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C’erano una volta, Mamma e il suo bambino Sun  al termine di un’interminabile giornata, in cui avevano faticato a tenere accesa la fantasia. A quell'ora le luci erano spente, i vicini avevano lasciato la parola al silenzio e la madre di Sun era intenta ad accogliere l’ispirazione giusta per poter raccontare la storia della Ninna Nanna. Dopo un bel respiro, Mamma, appoggiò le mani attorno al capo del suo bambino come a creare uno spazio privato e fissò il suo sguardo in quello di Sun. Il colore dei loro occhi era della stessa gradazione di verde, ma guardando più attentamente, nell'occhio destro di Sun, poteva scorgersi la forma, stilizzata, di un ala di colore più scuro. Se solo, Mare avesse collaborato, dirigendo la sua orchestra di onde su un motivetto rassicurante, senza improvvisi cambi di repertorio; se solo Cielo, schiarendosi la voce, avesse fatto posto alle stelle mandando altrove le onnipresenti nuvole, allora ci sarebbero state tutte le condizioni per dar
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Il giorno dopo un temporale, in città, ci si sente un po' sopravvissuti.  Le strade sono piene di buche e trucioli, i colori delle panchine tornano vivi e un numero imprecisato di ombrelli, a testa in giù,vengono abbandonati.  Un’aria nuova ti accarezza la punta del naso e ti accorgi che l'odore delle cose bagnate è bello e sa di libertà, ti ricorda quando eri bambino e la pozzanghera erano il tuo parco giochi preferito.  Le attese alle pensiline raddoppi ano, ma se viste dalla giusta prospettiva si rivelano minuti ricchi di vita.  Un signore distinto, dall'abbigliamento sportivo è in attesa del suo tram, da 15 minuti circa.  Un paio di scarpe da ginnastica, giubbotto corto con inserti rossi e un berretto con la visiera nasconde due occhi azzurro cielo che fanno fatica a prendere luce, perché gli 83 anni hanno deciso di far peso sulle palpebre.  Vincenzo è sveglio da molto, perché deve prendere le sue pillole per tenere insieme i pezzi del suo motore, è così