Diversità: la cosa più potente al mondo

  


Lepidotteri, ortotteri, emitteri e coleotteri sono solo alcuni ordini della vasta classe degli insetti, in grado di offrirci una diversità di specie ad oggi ancora da quantificare; colorati, iridescenti, volanti, scavatori, decompositori e impollinatori una categoria esemplare di instancabili lavoratori.
Se immaginassimo di dover includere nella spesa annua del nostro paese il servizio di impollinazione dei fiori a primavera, andrebbe calcolata una spesa di 500 miliardi di dollari. Fortuna che questi servizi eco sistemici sono offerti gratuitamente dagli insetti, di cui oggi conosciamo solo il 20%, di quelli presenti sul pianeta.
Tanto più è spiccata la loro diversità tanto più unica sarà la loro funzione ecologica. Per quanto ai nostri occhi un'ape, possa rappresentare solo un “Beeeeee”, fastidioso e pericoloso, da cui scappare, in realtà è protagonista di interazioni portanti nel sistema ecologico che condividiamo. 
La gran parte di noi, animali umani, non è consapevole della loro fondamentale funzione che ci consente la sopravvivenza sul pianeta, anzi troppo spesso, li ripaghiamo uccidendoli solo perché insetti.

Per qualche convinzione tramandata, di generazione in generazione, li definiamo: orrendi, disgustosi e spaventosi, tanto da deridere e bullizzare chiunque familiarizzi con loro o sia da loro affascinato, come è accaduto per Sophia Spencer, giovane appassionata di queste piccole creature. 
L’esperienza di Sophia ha viaggiato su social e giornali, tanto che Morgan D. Jackson studente dell’ Entomological Society of Canada(ESC), ha deciso di produrre un lavoro scientifico, riguardo il contributo sociale che donne e uomini di scienza devono fornire, affinché i più giovani possano conoscere, meravigliarsi e divulgare la bellezza del piccolo cosmo degli insetti anche con un #.

"#Diversità"
Parola, tanto usata in questo periodo per spaventare. 
“#Diversità”
La cosa più potente al mondo, forse siamo gli unici animali a non saperlo.
Unici ad impregnarsi a distruggerla, con l'uso di inquinanti di ogni genere, riducendo la ricchezza in specie e quindi il numero di individui, così da incidere in maniera drammatica di livello trofico in livello trofico, a prescindere dalla complessità dell' individuo. Una speranza però è sempre la natura a proporcela: la resilienza che ci fa sperare di  avere, ancora, la possibilità di perderci nei dettagli di un ala di farfalla.


Commenti

  1. La penna...la tua voce!! Attraverso la quale fai vivere emozioni... si percepisce soprattutto la tua più grande passione...'DIVULGARE'❤❤

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